venerdì 4 dicembre 2009

sto crocifisso...

Sono sempre più convinto che la fede deve essere una cosa personale,
non sono i crocifissi, le chiese, i canti a farmi un buon cristiano
certo aiutano, ma non è l'ostentare questo mio credo che mi fa essere un ottimo cristiano.
Se questo esser cristiano è un puro apparire, che brucino le chiese e gli altari
che senso avrebbe se no il fatto che Gesù va a prendersela con il fariseo?
In questi giorni che il crocifisso è stato difeso da atei, da "anti-religiosi" da opportunisti
(un Salvini che mi va a raccontare che va a messa 3 volte l'anno e che vede nel vaticano un male davverò può difenderlo?)
Che brucino la mia cultura, che inalzino minareti, che alzino bandiere con la mezzaluna...
Se quei deficienti che vogliono difenderlo son peggio degli atei che lo attaccano, allora il crocifisso non ha alcun valore.
E' il viverlo che è difficile, ma è troppo semplice "parlarne", ergersi come scudi contro dei valori che non si vivono..
Sono gli stessi valori a perderne identità..
La gente non dovrebbe neanche saperlo che sono cristiano, solo Dio dovrebbe saperlo,
dovrebbero essere le mie azioni a testimoniarlo non le mie parole (ne i miei slogan)..
Che prima di difenderlo mi penta di averlo voluto difendere, io che non ne sono degno.
Che la gente si svegli, non sono i crocifisse in tutti i muri a farci cristiani
E come vivo la mia vita ad essere differente. Se davanti alle richieste d'aiuto
se davanti alle provocazioni, se davanti alle difficoltà son come tutti gli altri..
beh, senza offesa.. Quella croce non è cultura, non è un oggetto
è una scala di valori, è un Dio che muore e risorge, è un segno troppo forte per
essere difeso dalle nostre spade. E Dio non ha certo bisogno di noi per essere difeso..........